Il 30 novembre è un giorno davvero speciale per la musica. Nel 1982 veniva pubblicato Thriller di Michael Jackson, l’album più venduto in assoluto nella storia della musica, ma tre anni prima era già uscita un’altra pietra miliare.
Esattamente 40 anni fa nasceva infatti l’opera rock per eccellenza: The Wall che vendette mezzo milione di copie in un solo mese dall’uscita, destinato a conquistare numerosi dischi d’oro e di platino in tutto il mondo.
Per definizione è l’album dei Pink Floyd, ma la verità è un’altra. Testi e musiche sono scritte quasi interamente da Roger Waters, praticamente un’autobiografia. Infatti la storia del concept ha come protagonista un certo Pink, una rockstar personaggio fittizio ma alter ego dello stesso Waters. Nella figura di Pink è possibile vedere un uomo in continua lotta con le sue guerre interne e ansie quotidiane che arriva a costruirsi un “muro” mentale attorno ai propri sentimenti dietro al quale si isola. In questo mitico album Waters si racconta: la morte del padre avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale nella battaglia di Anzio, l’atteggiamento troppo protettivo della madre, gli insegnanti della scuola eccessivamente autoritari ed abituati alle punizioni corporali e, non ultimi , i continui tradimenti della moglie.
Gli altri membri del gruppo aderirono malvolentieri al progetto tant’è che col “Muro”, di lì a poco, crollò anche la formazione classica, in più il cambio di sonorità dei Pink Floyd in questo album, così lontano da The Dark Side Of The Moon, portò molti dei fan “storici” ad allontanarsi.
Detto questo, nel luglio dell’89, dieci anni dopo la pubblicazione, Roger Waters rilasciò un’intervista radiofonica in cui dichiarò che The Wall sarebbe stato riproposto dal vivo «solo se cadrà il muro di Berlino».
Il 21 luglio del 1990 si fece la storia: The Wall – Live in Berlin, 350.000 spettatori ai piedi del palco e trasmesso in 52 Paesi.
Tutto il resto è noia…
