LA DATA

31 agosto 1888

Nell’ultimo giorno dell’agosto 1888 viene ritrovato in un vicolo di Whitechapel,  un quartiere popolare e malfamato della periferia di Londra, il corpo di una prostituta alcolizzata e senzatetto di quarantacinque anni, che prima di essere uccisa ha dovuto subire le più brutali e raccapriccianti mutilazioni, con la gola tagliata e con molti tagli sul ventre. Il cadavere di Mary Ann Nichols, abituale frequentatrice dei ricoveri per poveri, fu trovato riverso a terra, in un lago di sangue, da un carrettiere che ne fece la macabra scoperta davanti all’ingresso di una stalla. L’assassino che poi prese il nome di Jack lo Squartatore aveva fatto la sua prima vittima. E prostitute saranno anche tutte le altre  vittime accertate del serial killer.

I suoi  omicidi, a differenza dei classici casi del passato,  avevano qualcosa in più: venivano eseguiti con meticolosità e non avevano le caratteristiche di un “banale” regolamento di conti. A partire dalla prima delle vittime di “Jack the Ripper” – come lui stesso si presentò alla polizia con un atteggiamento di aperta sfida  lasciando un biglietto accanto alle malcapitate –  anche tutte le altre furono uccise con un taglio netto alla gola (che quasi decapitava la vittima), lo sventramento e una terribile serie di mutilazioni.

All’epoca tra gli indagati finirono un avvocato benestante, un parrucchiere affetto da gravi turbe psichiche, un ex internato di un manicomio criminale ed un giovane, ma anni di indagini non portarono a nulla di concreto, lasciando l’assassino senza un volto.

Sui giornali i delitti di Whitechapel divennero un vero e proprio caso mediatico che impressionò l’opinione pubblica. Vicenda divenuta tra le  più eclatanti alla fine del XIX secolo,  grazie anche alla diffusione delle sconvolgenti notizie sulla stampa, tanto che l’atroce  serial killer della Londra vittoriana rappresentò una fonte letteraria inesauribile per una gran serie di romanzi, racconti e film. Alle tante indagini scientifiche collaborò anche un  medico, Joseph Bell, che avrebbe ispirato ad Arthur Conan Doyle la figura di Sherlock Holmes.

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