LA DATA

7 febbraio 1865

Sulle pagine del quotidiano fiorentino “La Nazione”  il 7 febbraio 1865 viene illustrato il Piano dell’architetto Giuseppe Poggi relativo al “risanamento” ed ampliamento urbanistico di Firenze, commissionatogli dalla Giunta comunale quando la città divenne capitale del nuovo Regno d’Italia. In tutto il centro abitato si aprirono cantieri per la realizzazione di una cerchia di grandi viali (sul modello dei boulevards parigini, alberati e di grandi dimensioni) in corrispondenza dell’antica cinta muraria trecentesca da abbattere, che doveva saldare il tessuto urbano del centro con i nuovi quartieri in espansione. Il progetto prevede anche la realizzazione di due grandi piazze a porta La Croce (oggi Piazza Beccaria) e a San Gallo (oggi piazza della Libertà) oltre a tutta una serie di nuovi quartieri a ridosso dei viali..

Le mura della “cerchia antica”, che fino ad allora avevano contenuto gli spazi della città, vengono demolite (ma non le undici porte)  per dar risposta alla necessità del nuovo accrescimento urbano per una città elevata al ruolo di capitale. Le pietre “dismesse” delle mura vengono usate per la massicciata e i marciapiedi dei viali, una soluzione pratica ed economica, che fu utilizzata non a caso anche per altre città europee. Tra i tanti interventi il Poggi diede vita anche a quello che forse a detta di molti è il suo capolavoro: il viale dei Colli, passeggiata panoramica che porta a Piazzale Michelangelo con la splendida vista, anche se i fiorentini all’epoca, come testimonia Yorick brillante giornalista dell’Ottocento,  «se ne dispiacquero per la spesa».