LA PAROLA

Abbraccio

Derivazione dal latino di brachium, dal greco βραχίων, braccio. Per questo un abbraccio è un gesto che consiste nello stringere le braccia e le mani attorno al corpo di un’altra persona. L’abbraccio richiede che il busto delle persone interessate sia reciprocamente combaciante.

In generale, un abbraccio può rappresentare un’effusione romantica o una generica forma di affetto verso una persona, ad esempio un modo per manifestare gioia o felicità nell’incontrare o salutare qualcuno. Alternativamente, un abbraccio può essere volto a confortare o rincuorare qualcuno. In definitiva, si tratta di un gesto che esprime affetto in una vasta gamma di gradi.

Oltre che come manifestazione d’amore e d’affetto l’abbraccio è anche connesso con varie cerimonie o usanze, a indicare fraternità, omaggio, fedeltà, rispetto, ecc.; un abbraccio vicendevole si usa ancora fra il clero assistente alla messa solenne; abbraccio accademico, quello che il preside o decano della facoltà dava, e in alcuni paesi ancora dà, al neolaureato; abbraccio mortale, legame che può portare alla rovina. Nel pugilato, è un’azione scorretta tendente a impedire i movimenti dell’avversario.

Esistono evidenze scientifiche secondo le quali gli abbracci avrebbero un effetto benefico a livello fisiologico: alcuni studi avrebbero infatti dimostrato come essere abbracciati aumenti il livello di ossitocina e abbassi contemporaneamente la pressione sanguina. Primo contatto del bambino col mondo esterno nel venire alla luce: l’accoglienza tra le braccia della madre e sostegno per l’avvicinamento al seno per l’allattamento.

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