LA PAROLA

Apatia

Apatia una parola che non rivela niente, che non suscita emozioni e che lascia un grande vuoto e null’altro come nelle persone che ne sono affette.

Apatia è un sostantivo femminile che deriva dal latino apathīa e dal greco ἀπάϑεια. È formato da ἀ (particella negativa) e πάϑος, parola che deriva dal verbo greco πάσχειν, il quale significa “soffrire” o “emozionarsi”; quindi una persona apatica non riesce a provare sentimenti.

La prima definizione che viene data è la seguente: uno stato emotivo prolungato o abituale, in cui si è incapaci di interessarsi e di partecipare attivamente alla propria vita, caratterizzato da insensibilità e passività verso ogni realtà. In questo periodo, l’individuo perde interesse sia nel campo affettivo che intellettivo, e questo lo porta ad evitare ogni attività. Nonostante gli stimoli ricevuti, il soggetto non riesce ad interessarsene ed entra così in una posizione di imparzialità e di indifferenza.

Cercando di andare più a fondo si potrebbe dire che le cause principali dell’apatia derivino da scontentezze e insoddisfazioni in ambito emotivo, sportivo, lavorativo oppure di studio. Le conseguenze di questi fallimenti sono una totale sfiducia nella persona e una rassegnazione che portano all’isolamento ed alla chiusura in sé stessi.

Questo atteggiamento potrebbe essere adottato come scudo per difendersi dalle difficili realtà. Comunque le cause possono essere molteplici, in alcuni casi l’apatia è solo un aspetto di un periodo di depressione ma qui si va a toccare un altro ambito, quello più propriamente medico e psicologico.

Per riassumere si può tuttavia dire che l’apatia sia assenza di entusiasmo e incapacità di emozionarsi.

Ma l’apatia ha anche una seconda definizione, assai dissimile dalla prima, poiché viene considerata come la suprema virtù dello stoico, il quale, seguendo solo la ragione, non si lascia stupire o impressionare dagli eventi della vita, rimanendo sempre impassibile e imperturbabile.

Dunque, a meno che il soggetto non sia uno stoico e quindi tenti di elevarsi spiritualmente, l’apatia è causata da una momentanea o prolungata mancanza di obiettivi.

Voglio quindi usare come messaggio di incitamento per chi ha perso la propria méta, una frase a me cara di Martin Luther King, il leader pacifista che in America si batté, fino ad essere assassinato, per l’affermazione dei diritti civili, il rispetto e l’accettazione dei neri, la fine del razzismo: «La nostra vita comincia a finire il giorno che diventiamo silenziosi sulle cose che contano».

Fonti: Wikipedia, Treccani

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