LA PAROLA

Bellezza

«La Bellezza è una forma del Genio, anzi, è più alta del Genio perché non necessita
di spiegazioni. Essa è uno dei grandi fatti del mondo, come la luce solare, la primavera,
il riflesso nell’acqua scura di quella conchiglia d’argento che chiamiamo luna».
OSCAR WILDE

Su cosa basiamo il nostro giudizio estetico quando osserviamo un volto, un’opera d’arte o un’immagine della natura? Cerchiamo di capire perché una cosa piuttosto che un’altra riesca a colpire la nostra attenzione. Vogliamo carpirne l’essenza per giudicare una bellezza che non riusciamo a descrivere a parole.

Il Bello è uno dei misteri della nostra esistenza ed è vano ogni tentativo di definirlo. Ciascuno di noi può trovarlo in persone o luoghi diversi: può affascinarci un paesaggio di campagna o una città dagli svettanti grattacieli. Non c’è una legge o un giudice supremo: ogni cosa diventa bella se agli occhi di chi la osserva appare sublime o emozionante. È qualcosa che ti fa esplodere il cuore nel petto, che ti spinge ad ansimare come se avessi corso per giorni senza mai fermarti.

Questa Bellezza sta in tutte le cose. Sta nei piccoli gesti: in un sorriso, in uno sguardo, in un abbraccio. Sta in chi lavora tutto il giorno ed ha ancora la forza la sera di giocare con i suoi figli. Sta nelle parole sussurrate, nel volto stanco di chi ci ama e nel cuore di chi è pronto ad aiutare chi ne ha bisogno.

La Bellezza perciò non è solo estetica: un’ingannevole e seducente apparenza con cui televisioni e pubblicità ci bombardano. Non è solo nelle gambe lunghe o in un fisico che ci strappa apprezzamenti superficiali. La bellezza è poesia, passione e, certe volte, anche paura. Un mare in tempesta di notte, il buio o l’oceano sconfinato hanno un fascino pericoloso, un qualcosa che ci attrae nonostante si sappia benissimo il male che può farci. Questa bellezza tenebrosa, altrimenti detta sublime, per anni si è scontrata con la Bellezza classica: armonia e perfezione formale.

Per i Greci ciò che era bello seguiva leggi matematiche. Era rigido, studiato e curato nei minimi dettagli. Con il tempo questa perfezione ha lasciato spazio all’emozione, dando importanza a ciò che lo spettatore provava di fronte ad un’opera d’arte. Il concetto di bellezza si è così totalmente rivoluzionato. Passo dopo passo è diventato sempre più intimo e sempre meno oggettivo. Si potrebbe dire che si è fatto anima!

Il bello è perciò una qualità capace di appagare l’animo attraverso i sensi, divenendo oggetto di meritata e degna contemplazione. È ciò per cui bisogna rendere grazie al creatore ed è ciò che rende il nostro passaggio sulla terra degno di essere vissuto.

 

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