LA PAROLA

Casta

Dal vocabolario, non si scherza:

Sostantivo femminile.

Gruppo sociale chiuso, che si forma e si perpetua in genti e paesi di particolare cultura.
Classe di persone che si considera, per nascita o per condizione, separata dagli altri, e gode o si attribuisce speciali diritti o privilegi, come “la casta militare” o, attualmente, “La casta politica”.

In verità, ha un po’ stufato questa cantilena della casta dei politici, soprattutto se pronunciata come un mantra da chi politico lo è diventato da poco e sta velocemente recuperando il tempo perduto. La casta politica – quella vera – era studio, sacrificio, idee da offrire e condividere: come una volta. Quando c’erano gruppi dirigenti che con grande capacità e sensibilità hanno governato città difficili come Roma. Non era casta anche quella? Certo ma nessuno la considerava in senso negativo, disprezzandola. Ora si fa a gara: è vero i tempi sono cambiati e i Carneade imperano. Purtroppo di giovani un po’ ignoranti son pieni gli scranni.

Per meglio capire, il termine casta individua gruppi sociali che costituiscono una gerarchia rigida in alcune società. In società di questo tipo, per un individuo appartenente ad una casta è molto difficile o impossibile entrare a far parte di una casta diversa, in particolare se di rango più elevato. Il concetto di casta si riferisce originariamente alla società indiana, ma è utilizzato per estensione anche in altri contesti ed in senso improprio anche per riferirsi a qualsiasi gruppo sociale chiuso, anche in società che non sono ufficialmente divise in caste. Non è così in Europa. Né in America.

Anticamente, nel mondo latino, castus indicava il puro. In spagnolo e portoghese questa purezza si associa alla razza, casta come razza pura.

Casta è anche la femmina che si astiene dai rapporti sessuali, ma non è questa la sede per trattare l’argomento anche se molte caste donne, e uomini, potrebbero insegnarci come aggirare il problema…

Dalla Norma di Bellini, la preghiera alla luna:
Casta Diva che inargenti
Queste sacre antiche piante,
A noi volgi il bel sembiante
Senza nube e senza vel.
Tempra o Diva,
Tempra tu de’ cori ardenti,
Tempra ancor lo zelo audace,
Spargi in terra quella pace
Che regnar tu fai nel ciel.

Casta è, lo sappiamo tutti un cognome di attrice,  Laetitia Casta, con l’accento sulla seconda a. Molto simpatica e quasi italiana nel periodo nel quale frequentava Stefano Accorsi, ora è sempre simpatica, ma molto francese.

Qualcuno ha speso parole per indicare il significato di casta:

«La nuova fonte di potere non è il denaro nelle mani di pochi, ma l’informazione nelle mani di molti»

JOHN NAISBITT

«Antipolitica è promettere tagli alla casta e poi non farli, però Giuliano Amato ci sta lavorando»

MARCO TRAVAGLIO

«L’espressione poteri forti indica quell’esiguo numero di persone che da solo gestisce i capitali e le ricchezze più vaste del globo. Si tratta delle grandi dinastie di banchieri come i Rothschild, J.P. Morgan o i Rockefeller, che costituiscono da secoli la casta di famiglie che detiene un potere economico sconfinato»

MARCO PIZZUTI

 «Le idee sono fatali per la produzione di caste»

EDWARD MORGAN FORSTER

«Tutta la classe dirigente italiana è organizzata in un sistema di compatte oligarchie di anziani che per conservare e accrescere i propri privilegi sono decisi a sbarrare l’ingresso a chiunque»

ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA

«La Chiesa è diventata come i politici: una casta».

DON ANDREA GALLO

«Se non mandate a casa la casta dei mandarini, sarà guerriglia contro la giustizia»

PIERCAMILLO DAVIGO

«Nessuno sapeva niente, ma i pensatori dei ceti colti erano convinti di sapere più degli altri perché facevano parte di un’élite, e se si fa parte di un’élite si sa automaticamente più di coloro che non ne fanno parte»

NASSIM NICHOLAS TALEB

Buona casta a tutti.

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