Le lotte bracciantili per il lavoro, per una giusta paga e, semplicemente, per il pane sono ormai un residuato del passato. Ai giorni nostri si applicano solo a quei derelitti di ogni parte del mondo che sopravvivono nei ghetti di cartone e lamiera destinati ai lavoratori stagionali nel Sud dell’Italia, vittime dei padroni ma anche dei caporali, di quale nazione non conta. Non sei più contento se ti taglieggia un italiano o un rumeno, un bulgaro e un africano.
Forse all’epoca, il 23 marzo del 1950, nemmeno si pensava di potersi dissociare da uno sciopero perché creava disagio, forse c’era una maggior coscienza di ciò che vuol dire una lotta sindacale. A San Severo, quel giorno, c’erano tutti o quasi in piazza a reclamare «Pane e lavoro», sospinti dai braccianti agricoli. C’erano le donne, le madri e i padri, c’erano i figli e c’era anche la polizia che lasciò un giovane di 33 anni sulla strada privo di vita e ci furono anche tanti feriti. Intervenne l’esercito con i carri armati nella storica cittadina pugliese. Ci furono anche 180 arresti per «insurrezione armata contro i poteri dello Stato», e ci fu il relativo processo. Tra i difensori anche Lelio Basso, che si concluse due anni dopo con l’assoluzione e la liberazione di tutti gli imputati.
Troppo facile fare raffronti con un passato ancor più remoto, i moti per il pane di fine Ottocento, richiamare alla mente Bava Beccaris, allora limitiamoci a pensare all’oggi e alle condizioni di vita dei nuovi braccianti, italiani ed immigrati, per renderci conto che nulla sembra sia cambiato.
P.S. Negli ultimi giorni si è aperto un dibattito, portato avanti dal collettivo Wu Ming, sulla “fascistizzazione” di Wikitalia dove i criminali di guerra diventano “fuggitivi” da cosa non si sa, forse dalla giusta punizione per i crimini di guerra commessi? La rivolta di San Severo su quelle pagine è riportata come «Sanguinaria Rivoluzione proletaria a San Severo repressa nel sangue con diverse vittime», forse perché fu assaltata una sezione del MSI italiano schierata con i latifondisti?