Nel lontano 1901, ovviamente il 27 marzo, nacque in quel di Merrill nell’Oregon, Carl Barks, l’uomo a cui si deve di aver cambiato, dal 1935 in poi, la percezione che gli umani hanno dei paperi. Barks è infatti il disegnatore che prese in mano il destino di Paperino e creò, plasmò, tutti o quasi gli altri paperi di Walt Disney. Paolino Paperino, lo sfortunato, lo sconfitto, il vessato, lo sfruttato, il perennemente innamorato della schizzinosa e superbetta Paperina, lo zio single che cresce tre paperi pestiferi come Qui, Quo, Qua senza che questi risentano molto della mancanza di una paperina dentro casa. Barks era avanti, molto avanti! Paperino, il papero per eccellenza che riscuote la simpatia di tutti perché è uno di noi con pregi e difetti, con la sua irascibilità e la sua bontà.
Ma non stiamo parlando di Paperino e il fatto che storni l’attenzione dal suo disegnatore è la prova della grandezza di Barks. Chi non si è sentito dire «sembri Paperino» per essere stati ingenui, sprovveduti o sfortunati e chi, per un colpo di fortuna non si è sentito dare del Gastone o del Paperoga, se confusionario e inaffidabile o dell’Archimede Pitagorico per quel pizzico di genialità che ogni tanto prende ognuno di noi? Ecco, la maggior parte non si sentirà mai dire che ricorda Paperon de Paperoni, ci manca il deposito per i dollari, i dobloni, la numero Uno. Spesso anche il minimo necessario.
Grazie Carl Barks per averci donato tanti momenti di spensieratezza con le avventure di Paperopoli e i suoi strani, balzani e simpaticissimi abitanti.
