Stima è un sostantivo femminile a cui si attribuisce che l’etimologia venga dal verbo aestimare in latino.
Questo è il suo principale significato, sebbene a me venga subito in mente declinata nel suo uso più comune cioè quello per il quale indica un’alta considerazione (o comunque positiva) che si ha di una persona. Una persona di stima o stimata è una persona che gode di un apprezzamento favorevole dato da un giudizio soggettivo. Si ha stima solitamente di una figura più grande come un maestro, un allenatore o una figura di rilevo come un autore, un’artista ma anche di un coetaneo ad esempio un amico. Quella che quindi sarebbe una parola precisa e scientifica basti pensare che viene usata anche nella navigazione marittima e aerea – stima della rotta, operazione che permette di determinare la rotta percorsa da una nave o da un aereo oppure il punto in cui si trova (punto stimato), eseguita senza riferimenti né a terra né agli astri, bensì in base a elementi ricavati sull’imbarcazione – evoca anche un concetto più umano e legato ai sentimenti. Mi chiedo alla mia giovane età se sia ancora diffusa soprattutto tra i giovani.
Ci fanno credere che sia un sentimento in disuso, invece è molto bello e più comune di quello che si pensi. Forse in questa nuova generazione con il progresso tecnologioco si pensa ai giovani come più superficiali rispetto al passato e si crede che essi non abbiano più idoli reali o persone da stimare, secondo me, invece il motivo di tutto cioè è che le figure di riferimento sono cambiate (non posso dire se in meglio o peggio) e di conseguenza anche le persone stimate. Finisco con questa citazione che seppur non condivido negli ideali è in realtà a parer mio vera di Jean Cocteau.
«La buona educazione consiste nel nascondere l’alta considerazione che uno ha di sé stesso e la poca stima che ha per gli altri».
Jean Cocteau
Fonti: dizionario della lingua italiana Le Monnier
Enciclopedia Treccani
Dizionario online Corriere della sera
Dizionario online Repubblica