LA PAROLA

Ufo

Fin dall’antichità l’uomo ha scrutato il cielo, ha delineato le costellazioni, trovato casa agli dei e avvistato prodigi in forma di comete e oggetti fiammeggianti; da pochi secoli a questa parte, ha portato avanti la più avanzata opera di classificazione e misurazione del cosmo. Dagli ordini razionali ed eleganti del passato, si è passati alla contemporanea congerie di nebulose, galassie e corpi senza nome, lontanissimi e misteriosi non solo per l’uomo della strada, ma anche per gli studiosi; si è voluto applicare il trionfalismo positivista a questa distesa astrale, mentre nel proprio cuore si gridava ancora per chiamare un Dio troppo ben nascosto dietro i quasar ed i buchi neri, schermato da ineffabili e antiintuitive leggi fisiche; intanto, sulla Terra ci si concentrava sull’esistenzialismo, sulla minigonna, sulla bomba atomica.

Gli uomini, sempre più soli in un luna park infinito di ninnoli, di tecnologie potentissime e di musica orrenda, hanno finito per sopprimere i loro impulsi irrazionali, e quindi i boschi hanno cominciato a non ospitare più le fate e i cimiteri a svuotarsi di fantasmi, mentre gli studi degli psicanalisti, i sanatori, i centri della disoccupazione e le fumerie di droghe sintetiche si sono affollati fino a scoppiare; in senso puramente freudiano, da qualche parte la pulsione repressa del Notturno doveva uscire, e così fu.

Da principio furono le misteriose Airships, segnalate negli Stati Uniti profondi del secondo Ottocento e attribuite agli esperimenti di potenze straniere europee e asiatiche; poi, a partire dagli anni Quaranta, le forze militari alleate furono sempre più spesso testimoni delle apparizioni di strane luci nei cieli americani ed europei, i cosidetti foo fighters; subito dopo la fine del secondo conflitto mondiale, l’aviatore Kenneth Arnold avvistò nei cieli del Colorado misteriosi oggetti simili a falci volanti, che lui chiamò in sede di conferenza stampa come «sottobicchieri volanti»…e così nacquero i flying saucers. Per cinquanta anni è stata registrata una profusione di luci nel cielo, foto sfuocate, segnali radar incerti e testimonianze di persone che dicono non solo di aver visto, ma anche di aver incontrato i misteriosi occupanti di questi mezzi; tutti rapporti catalogati da governi e associazioni private, come questioni di sicurezza nazionale o pagliacciate, segnate dalla sigla comune Unidentified Flying Object, ovvero Oggetto Volante Non Identificato.

Alla fine, il fenomeno degli Ufo è risultato essere, dopo tutto, una gigantesca barzelletta, l’ultimo grande filone della teosofia, una trovata per vendere pellicole, sceneggiati e giornalini; il fascino della questione è completamente svanito, e ci ritroviamo soli, su questa Terra, a badare ai problemi che gli esseri umani hanno causato da soli.

Queste misteriose luci, questi corpi argentei che univano cielo e Terra e che, talvolta, hanno scaricato di fronte a testimoni increduli improbabili folletti in calzamaglia da sommozzatore, non sono stati altro che lo sfogo isterico di un’irrazionalità solo apparentemente sconfitta e ben nutrita dalla paura dell’uomo per i progressi della tecnica e della politica e per la parallela perdita di una prospettiva spirituale tradizionale del mondo; l’aspetto demoniaco e angelico si sono fusi, in una immagine compatibile con i canoni del materialismo scientifico, ed è servita la gran meraviglia fantascientifica, per portare un soccorso inatteso all’uomo solo della contemporaneità che prova la stessa angoscia di Pascal. Notizie su avvistamenti e fenomeni paranormali collegati agli oggetti volanti non identificati sono diffuse, in contrasto alle battutine degli sciocchini inesperti, e registrate dall’America Latina all’Africa Nera fino agli Urali, e in diversi casi, gli osservatori hanno attribuito all’oggetto anomalo la qualità di poter essere il prodotto militare di una potenza nemica, prima che essere un oggetto propriamente alieno. Gli Ufo fanno sbarcare sulla Terra le paure reali sempre in agguato nelle menti di uomini neri, bianchi e gialli.