LA PAROLA

Viaggio

«L’andare da un luogo ad altro luogo, per lo più distante, per diporto o per necessità, con un mezzo di trasporto privato o pubblico» (Treccani). «Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati… Dove andiamo?… Non lo so, ma dobbiamo andare». Così dice Karouac a Cassady, così pensa Peter Pan la prima volta alla ricerca dell’isola che non c’è, così è costretta a fare Anne Frank con la sua famiglia, così vuole fare il giovane Ernesto Guevara.

Infatti, non c’è niente di più personale e soggettivo del viaggio. Breve, lungo, oltre le colonne d’Ercole o a casa propria, con qualcuno, da soli. L’importante è tornare diversi, non restare mai gli stessi (vale anche per Peter Pan).

Cos’è il viaggio, in fondo? È storia, religione, ogni volta che si apre un libro, l’adolescenza, la vita stessa? La morte? Ti fa scoprire te stesso, conoscere gli altri, ti fa allontanare dal pensiero imposto dal perbenismo, quello che siamo tutti uguali al mondo, e ti fa capire che no, siamo diversi, e grazie a questo abbiamo voglia di scoprire, viaggiando, e conoscere tutto ciò che c’è, tutto ciò che siamo.

Ti insegna ad essere fiero delle tue diversità e ad accettare quelle degli altri, smussare gli angoli, diventare, appunto, un po’ diversi, ma sempre gli stessi.

Ce lo insegnano da piccoli quando ci raccontano le storie e siamo contrariati quando finiscono, perché a nessuno importa del finale, del “e vissero per sempre felici e contenti”, ma quello che veramente conta è ciò che avviene prima di quella E . I pianti, le conquiste, le disavventure, le sconfitte, i successi. Perché è la parte in cui si vive davvero.

La delusione di lasciare delle cose, l’adrenalina di trovarne altre, la voglia di vedere cosa c’è dopo, cosa non c’è dopo.

E allora Jules Verne è andato al centro della Terra, Neil Armstrong sulla Luna, Napoleone in Russia, Stephen Hawking nella sua mente piena di stelle e buchi neri. E la Gabbianella ha imparato a volare, l’anello di Mordor è stato distrutto, il piccolo principe è tornato a casa, la tartarughina raggiunge il mare.

E noi, dove andremo a finire?