LA PAROLA

Cincischiare


Il verbo cincischiare deriva dal latino incisulare, tagliuzzare sciupando qualcosa, specie la stoffa. Sgualcirsi, detto della stoffa di un abito… ma nell’accezione onomatopeizzata toscana, sta nel lavoricchiare qualcosa indugiando e rigirandoselo indolentemente fra le mani, senza giungere ad alcun risultato anzi facendo peggio che meglio.

È il perder tempo in lavori senza concluder nulla: «È un’ora che stai cincischiando!».

E quale bambino di qualche generazione fa non si è sentito dire «smettila di cincischiartelo!» riferendosi all’abitudine dei giovani maschi di toccarsi il pene, giust’appunto il “cinci”, con svogliatezza o davanti a qualche situazione ansiogena.

Facile e banale trasferire il significato in sede parlamentare dove molti ministri se lo cincischiano all’infinito. Interessante sarebbe sperimentare, in tale sede, la legge del Tuco de Il Buono, il Brutto, il Cattivo dove cincischiare può essere pericoloso…
«Quando si spara si spara, non si parla».

 

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