LA PAROLA

Dinosauro

La congiunzione delle parole greche dinos e sauros, rispettivamente “terribile” e “lucertola”, idea portato di sicuro a molti equivoci.

Divenne presto noto ai paleontologi ottocenteschi che gareggiavano in nome della scienza positiva e progressista per riesumare questi mostri perduti che questi non dovevano essere stati creature a sangue freddo e esattamente stolide come delle vere lucertole, ma esseri dotati di un metabolismo più modulabile e di un’intelligenza più complessa; la ricerca paleontologica dovette comunque faticare molto per fugare gli errori degli esordi, tra i quali la ricostruzione comicamente errata di uno dei primi veri e propri dinosauri identificati, l’Iguanodonte.

L’adattamento disneyano del Viaggio al centro della Terra di Verne utilizzava ancora iguane sovraimpresse su pellicola per simulare un rettile preistorico e bisognerò aspettare fino ai prodigi della CGI degli anni Novanta affinché finalmente i dinosauri potessero acquisire il fascino di predatori non solo alieni alla natura umana in quanto affini ai rettili ma anche freddamente intelligenti e crudeli.

Eppure, nonostante agili e mefistofelici velociraptor impropri balzino nei film per la gioia di grandi e piccini, ancora si usa il termine dinosauro per indicare qualcuno talmente anziano da risultare stantio più nei modi di pensare che nell’età venerabile; la moda del nuovo deve seppellire i dinosauri in nome del nostro presente di progresso…o tramutarli in cartoni animati imbranati e paciocconi per i bambini.

Che uno sia di Destra o di Sinistra (se queste parole valgono ancora qualcosa), guardare nel passato può fare paura, molta paura, qualora si intravedano incongruenze, forze aliene e mostruosità che contraddicano il proprio desiderio di una Ahnenerbe che ripristini eterne energie o la ricerca di uno Stato di Natura sulla base del quale edificare la propria filantropia; molti si rifugiano nell’osservazione cartoline rassicuranti sul passato nostalgico e leggermente sfocato, su un tempo poco distante negli anni e anni luce dalla realtà storica, mortificando il proprio acume.

Pensare che le nostre più amorevoli immagini e i nostri miti più sensati possano essere invalidati dall’esistenza di un enorme e inumano passato è ingenuo; quei miti sono ancora presenti ora, nel nostro tempo e nella nostra storia umana, mentre i mostri inumani non esistono più e non devono farci paura.

Bastano già gli Umani.

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