LA PAROLA

Montagna

L’Everest

La parola montagna identifica un rilievo della superficie terrestre caratterizzato da un’altezza di almeno 600-700 metri, da un’età geologica almeno terziaria e dall’aspetto parzialmente impervio, con picchi, canaloni, gole. Può anche implicare l’idea di quantità o massa insolitamente grande, cui si associa l’idea del peso, oltre che delle dimensioni.

Paolo Cognetti

Ma c’è qualcosa in più. È il modo tutto particolare di vivere la vita, d’imparare a respirare, di procedere un passo avanti all’altro, è silenzio, tempo e misura.

È questa, ad esempio, la montagna di Paolo Cognetti, autore del libro Le otto montagne. Quando mai si era vista tanta attenzione, fino alla ribalta del Premio Strega, per uno scrittore che racconta la storia di una montagna? Anzi, per essere precisi, la «storia di due amici e una montagna»? E di averla raccontata meritandosi gli apprezzamenti di critica e lettori, non solo per il valore del racconto, ma anche per la scrittura diretta, alla Hemingway, che con la montagna s’intende a meraviglia. Perché la montagna è davvero anche un modo di vivere la vita.

È sufficiente una piccola perla, tratta dal libro, a offrire un esempio di questa scrittura:

«… pensai che tutte le montagne in qualche modo si somigliano, eppure non c’era niente, lì, a ricordarmi di me o di qualcuno a cui avevo voluto bene, ed era questo a fare la differenza. Il modo in cui un luogo custodiva la tua storia. Come riuscivi a rileggerla ogni volta che ci tornavi. Poteva esisterne solo una, di montagna così, nella vita, e in confronto a quella tutte le altre non erano che cime minori, perfino se si trattava dell’Himalaya».

Tags