LA PAROLA

Tartufo

Palato sopraffino o ipocrita impostore? Quando si parla di tartufo si può scegliere. Senza dubbio a molti, soprattutto tra novembre e dicembre, la parola fa venire l’acquolina in bocca. Pregiato tubero, che sia bianco o nero, trovato sotto terra con maestria da cani appositamente addestrati, il tartufo arriva sulle tavole per nobilitare risotti o fettuccine.

Ma c’è un altro tartufo, che niente ha a che vedere con la tavola. È d’obbligo scriverlo con la maiuscola e l’articolo determinativo – Il Tartufo – perché sta ad indicare un personaggio, un ipocrita impostore appunto, quello della commedia di Moliere.

Tartuffe, in francese antico, indicava sia il prezioso tubero che la persona disonesta. Nella commedia di Moliere del 1664, Tartufo è un disonesto che si avvale dell’ipocrisia per raggiungere i suoi scopi. Fingendosi in disgrazia, riesce a manipolare Orgone, un uomo facoltoso, diventandone il protetto. Da questa condizione porta avanti le sue trame fino a quando i familiari e i servi di Orgone, esasperati, non lo smascherano. Resta celebre a teatro il Tartufo interpretato da Ugo Tognazzi per la regia di Mario Missiroli, ma anche il più recente impersonato da Tullio Solenghi, diretto da Marco Sciaccaluga.

Dal nome del protagonista della commedia di Moliere è stata coniata la parola tartufesco, per indicare una persona ipocrita, farisea e bigotta che ostenta una devozione religiosa e una moralità non sincera. Si dice uomo con fare tartufesco.

Quanto a quello che finisce sulle tavole, se non è oro, visto il prezzo, poco ci manca: per un chilo si superano anche i 3 mila euro. Esiste un vero e proprio borsino con prezzi distinti per quello bianco o nero. Le principali zone di produzione si trovano in Piemonte (Alba), Umbria (Spoleto), Toscana (San Miniato e San Giovanni d’Asso), Marche (Acqualagna), ma sono blasonati anche i tartufi francesi come la truffe del Périgord. Sicuramente spende meno chi si accontenta di mangiare un piatto di tartufi, intendendo con la parola il mollusco che si trova nel mare, oppure i semplici tartufini di cioccolato.